Per Quali Categorie Di Cittadini Sono Stati Prorogati I Termini Di Privatizzazione Degli Alloggi

Sommario:

Per Quali Categorie Di Cittadini Sono Stati Prorogati I Termini Di Privatizzazione Degli Alloggi
Per Quali Categorie Di Cittadini Sono Stati Prorogati I Termini Di Privatizzazione Degli Alloggi

Video: Per Quali Categorie Di Cittadini Sono Stati Prorogati I Termini Di Privatizzazione Degli Alloggi

Video: Per Quali Categorie Di Cittadini Sono Stati Prorogati I Termini Di Privatizzazione Degli Alloggi
Video: SuperBonus 110 e Legge Finanziaria 2022: facciamo il punto della situazione! 2024, Maggio
Anonim

La privatizzazione, in atto dal 1991 e più volte prorogata, è già percepita come un fenomeno permanente. E, nel frattempo, il suo periodo di validità scade ancora una volta. Sembra che questa volta la privatizzazione finirà finalmente il 1 marzo 2015. Ma i legislatori hanno lasciato l'opportunità ad alcune categorie di cittadini di esercitare il loro diritto alla privatizzazione in futuro.

Per quali categorie di cittadini sono stati prorogati i termini di privatizzazione degli alloggi
Per quali categorie di cittadini sono stati prorogati i termini di privatizzazione degli alloggi

Cos'è la privatizzazione?

La privatizzazione consente ai cittadini che vivono in un patrimonio edilizio statale o comunale con contratti di locazione sociale di registrare gratuitamente questi alloggi, sia in proprietà condivisa che in ditta individuale. Pertanto, divenuti proprietari dei propri appartamenti o stanze, i cittadini hanno il diritto di disporne a propria discrezione: acquistare, scambiare, vendere, donare o lasciare in eredità.

Certo, la privatizzazione ha sia vantaggi che svantaggi - dopotutto, ora la cura dei territori e delle aree comuni, così come la revisione della casa, ricade sulle spalle dei proprietari, aumentando l'importo delle bollette. Ma bisogna ammettere che con i prezzi costantemente elevati per le abitazioni che caratterizzano il mercato immobiliare russo, la propria casa sta diventando una buona fonte di reddito.

Secondo le statistiche, circa il 90% dei cittadini idonei alla privatizzazione lo ha già utilizzato. Il resto, a quanto pare, ha già deciso fermamente di rimuoverlo dai comuni. Ma i legislatori, limitando il periodo di privatizzazione, ne hanno previsto la possibilità per alcune categorie di cittadini socialmente non protetti, per i quali il proprio alloggio non dovrebbe rimanere solo un sogno.

Per chi è stata estesa la privatizzazione

Da marzo 2015 i cittadini che verranno riconosciuti bisognosi di alloggio prima di tale data potranno comunque immatricolare gratuitamente gli alloggi comunali. Il Codice abitativo oggi in vigore, parte 1 dell'articolo 51, comprende le seguenti categorie di cittadini:

- chi non possiede una casa;

- chi non è un familiare del proprietario dell'abitazione o dell'inquilino che lo affitta ai sensi del contratto sociale di locazione;

- chi ha un alloggio, ma la sua superficie totale è inferiore a quella stabilita dalle norme sociali come iscrizione;

- chi abita in locali che non rispondono ai requisiti tecnico-sanitari stabiliti;

- chi vive in un appartamento comune, dove ci sono persone che soffrono di gravi forme di malattie croniche, in cui la convivenza in un appartamento è semplicemente pericolosa.

Si è deciso di estendere il diritto alla privatizzazione a coloro in lista d'attesa iscritti nei comuni dal 1979, reduci della Grande Guerra Patriottica e persone ad essi equiparate, residenti in case riconosciute come emergenze o fatiscenti, poveri. Il resto dei cittadini che vogliono diventare proprietari può acquistare il proprio appartamento dal comune solo al valore di mercato.

Consigliato: