Le autorità di tutela possono rifiutarsi di alienare una casa o un appartamento, la cui quota appartiene al minore, nel caso in cui tale operazione leda o leda i diritti del minore. Il processo per ottenere una decisione positiva è complicato dalla mancanza di criteri chiari con cui le autorità di tutela valutano ogni ricorso.
I genitori di figli minorenni incontrano spesso difficoltà nell'attuazione della decisione di vendere o scambiare un'abitazione di cui il figlio possiede una quota. Un prerequisito per tale operazione è ottenere il consenso delle autorità di tutela e tutela, che è sancito dall'attuale legislazione civile. Lo scopo di tale condizione è prevenire la violazione o la violazione dei diritti di un minore a causa del deterioramento della sua situazione patrimoniale, pertanto la norma corrispondente si applica non solo ai genitori, ma anche ai tutori o affidatari del minore. Per ottenere il consenso delle autorità di tutela, i genitori dovrebbero conoscere i motivi più comuni del rifiuto delle autorità competenti di approvare la relativa transazione.
I motivi più comuni per il rifiuto delle autorità di tutela di alienare i beni
I motivi più comuni per il rifiuto delle autorità di tutela di alienare i beni sono:
- la possibilità di contestare o invalidare in futuro un'operazione di compravendita o di permuta immobiliare, che possa comportare la mancanza di alloggio del figlio;
- una diminuzione della quota di proprietà di un appartamento o di una casa che appartiene al figlio;
- altro deterioramento delle condizioni di vita del bambino (acquisizione di un bene immobiliare più economico, tenendo conto dell'ubicazione dell'immobile acquistato invece della casa o dell'appartamento in vendita, ecc.).
Allo stesso tempo, un elenco specifico di motivi per cui le autorità di tutela possono emettere una decisione negativa su una specifica transazione non è fissato da nessuna parte. Ecco perché ci si dovrebbe ispirare al principio generale dell'inammissibilità del deterioramento delle condizioni di vita del bambino, altra violazione dei suoi diritti di proprietà a seguito della vendita o della vendita dell'oggetto immobiliare.
Cosa fare se si riceve una decisione negativa dalle autorità di tutela?
Se le autorità di tutela si sono comunque rifiutate di rilasciare un permesso per concludere un'operazione di alienazione di beni immobili, allora una possibile soluzione per i genitori può essere quella di impugnare il relativo atto in tribunale o cercare un'altra opzione adatta per l'operazione di acquisto e vendita o scambio. La prima opzione dovrebbe essere scelta se vi sono chiari segni di un rifiuto illegittimo, mentre la seconda soluzione è adatta per i casi di decisione negativa motivata, le cui ragioni erano una chiara violazione degli interessi di un minore.