Un'offerta è una proposta formale di una persona (offerente) a un'altra (accettore) o un numero illimitato di persone per concludere un contratto di diritto civile con notifica di tutte le sue condizioni essenziali. L'offerta obbliga l'offerente a concludere la transazione in essa specificata con l'accettante che l'ha accettata, ovvero accettato.
Esistono diversi tipi di offerte: pubbliche, gratuite e fisse. L'offerta pubblica è rivolta ad una cerchia indefinita di persone e contiene tutte le condizioni essenziali del prossimo contratto. Dal suo significato, è chiaramente tracciata la volontà dell'offerente di concludere un accordo alle condizioni stabilite con chiunque vi risponda. Un'offerta pubblica è una pubblicità di beni e servizi attraverso i mass media, cioè c'è un appello a una cerchia indefinita di persone. L'offerta gratuita è offerta solo da poche persone ed è utilizzata principalmente per ricerche di mercato. Viene fatta un'offerta ferma ad una possibile, potenziale controparte con la designazione del periodo durante il quale è necessario effettuare la sua accettazione.
L'offerta si esprime in vari modi. Le opzioni classiche che esistono nel campo dell'attività imprenditoriale sono la direzione della bozza di accordo alla controparte o proposte orali per concludere una transazione espresse durante le negoziazioni tra i partner. Oltre ad essi, l'offerta comprende anche lo scambio di telegrammi, lettere (anche tramite comunicazione elettronica), proposte fatte durante conversazioni telefoniche e pubblicate sui media.
Si precisa che per concludere un contratto l'accettazione dell'offerta deve essere completa ed incondizionata. Nel caso in cui l'accettante non sia d'accordo con nessuna delle condizioni specificate nell'offerta, invia al proponente un protocollo di dissenso, che diventa automaticamente una nuova offerta. C'è, per così dire, un cambiamento di ruoli nei rapporti giuridici senza cambiarne l'essenza fondamentale.