La procedura per portare un dipendente alla responsabilità disciplinare, compreso il suo licenziamento per assenteismo, è stabilita dalla legge. L'eventuale violazione di tale procedura comporta il riconoscimento dell'illegittimità dell'operato del datore di lavoro e la reintegrazione del lavoratore al lavoro.
Affinché il licenziamento di un dipendente per mancata frequenza sia legittimo, il datore di lavoro, oltre a stabilire il fatto di assenteismo, deve attenersi a una serie di regole.
In primo luogo, è imperativo chiedere spiegazioni scritte al dipendente sui motivi dell'assenteismo.
In secondo luogo, un dipendente può essere licenziato entro e non oltre un mese dal giorno dell'assenteismo, senza tener conto dell'orario del dipendente ospedaliero, delle sue ferie, nonché della questione del licenziamento dell'organo rappresentativo dei dipendenti, ma in ogni caso entro e non oltre 6 mesi dalla data di assenza dal lavoro.
In terzo luogo, è ammessa l'applicazione di una sola sanzione disciplinare per un'infrazione disciplinare, ovvero è impossibile che un dipendente assente venga prima rimproverato e poi licenziato per assenteismo.
È necessario chiedere al dipendente una spiegazione dell'assenteismo al fine di valutare correttamente la violazione della disciplina del lavoro.
Il datore di lavoro si aspetta spiegazioni entro 2 giorni, se non c'è spiegazione, il licenziamento è fatto senza di loro. Il licenziamento prima della scadenza dei 2 giorni specificati sarà corretto se il datore di lavoro redige un atto sul rifiuto del dipendente di fornire spiegazioni.
Se il dipendente non va a lavorare, è più corretto inviare un telegramma al suo luogo di residenza con una richiesta per spiegare i motivi dell'assenza. Quindi, il datore di lavoro riceverà contemporaneamente la prova di aver chiesto spiegazioni anche se il dipendente rifiuta di ricevere il telegramma. È meglio non utilizzare lettere raccomandate per questi scopi, perché possono essere ricevute dal dipendente molto più tardi. Anche le conversazioni telefoniche sulla necessità di fornire spiegazioni non indicano il rispetto da parte del datore di lavoro dell'ordine di licenziamento.
In tal caso, prima di emettere il provvedimento di licenziamento, devono essere richieste spiegazioni al lavoratore.
La violazione da parte del datore di lavoro del termine per l'azione disciplinare costituisce motivo incontestabile per riconoscere il licenziamento come illegittimo. Sarebbe corretto essere licenziati per assenteismo dall'ultimo giorno di lavoro, cioè dal giorno che precede l'assenteismo.