Perché Dare Tre Mesi Per La Riconciliazione?

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Perché Dare Tre Mesi Per La Riconciliazione?
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Anonim

In caso di divorzio in tribunale può essere concesso un periodo fino a tre mesi per la riconciliazione dei coniugi. In questo caso, un presupposto è il mancato consenso di uno dei coniugi a porre fine al rapporto familiare e matrimoniale.

Perché dare tre mesi per la riconciliazione?
Perché dare tre mesi per la riconciliazione?

Istruzioni

Passo 1

Il diritto di famiglia prevede un periodo speciale per la riconciliazione dei coniugi che hanno espresso il desiderio di sciogliere il matrimonio. Questo periodo è dovuto al desiderio dello stato di garantire il ripristino della famiglia e la conservazione delle relazioni familiari e matrimoniali.

Passo 2

Se i coniugi non hanno figli minorenni comuni, ed esiste anche il mutuo consenso al divorzio, la relativa procedura viene svolta in anagrafe. Allo stesso tempo, il periodo per la riconciliazione è di un solo mese, che viene conteggiato dal momento della presentazione di una domanda congiunta per la risoluzione del matrimonio.

Passaggio 3

In tribunale il matrimonio si scioglie in assenza di mutuo consenso a porre fine ai rapporti familiari tra i coniugi, nonché in presenza di figli minorenni. In ogni caso, la legge obbliga il giudice a decidere sulla cessazione del matrimonio solo quando vi sia la certezza che la conservazione della famiglia e la successiva vita dei coniugi non sono possibili.

Passaggio 4

La concessione di un termine per la riconciliazione dei coniugi è un diritto del giudice, non un suo obbligo. A seconda delle circostanze specifiche del caso, il giudice non può esercitare tale diritto se ritiene che la previsione di tale termine non abbia importanza.

Passaggio 5

Il diritto di famiglia consente al giudice di concedere qualsiasi periodo di conciliazione che rientri nel termine di tre mesi prescritto. Ciò significa che le udienze possono essere ripetutamente rinviate, poiché il giudice ritiene possibile preservare i rapporti familiari. Tuttavia, la durata totale del procedimento non dovrebbe superare i 3 mesi, poiché questo è il periodo massimo fissato.

Passaggio 6

Se sono esaurite tutte le possibilità di riconciliazione, ed è scaduto il termine previsto dalla legge, il giudice accoglie la domanda di divorzio. Per prendere tale decisione non è richiesto il consenso di entrambi i coniugi, è sufficiente l'espressione della volontà di uno di essi.

Passaggio 7

Anche se vi è fiducia nell'impossibilità di conciliazione dei coniugi, il giudice non ha il diritto di sciogliere il matrimonio prima della scadenza di un mese dalla data di deposito della domanda. Il periodo indicato è il periodo minimo per la riconciliazione, per la soluzione di tutti i problemi da parte dei coniugi, pertanto è previsto in tutti i casi di cessazione dei rapporti familiari. Se i coniugi insistono sulla cessazione del matrimonio, il tribunale, nell'atto adottato, risolve le questioni relative alla divisione dei beni comuni e all'ulteriore destino dei figli minorenni.

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